È proprio il caso di dirlo: a volte il telefono può salvarti la vita. Siamo sempre abituati a lamentarci di come le nuove tecnologie abbiano letteralmente riempito le nostre vite, molto spesso a tal punto da non riuscire a dare spazio ad altro, eppure non riusciamo proprio a farne a meno. E mentre continuiamo a chiederci come facessero tutti quelli che sono cresciuti senza telefono cellulare, tanto sembra essere diventato indispensabile nella vita di tutti i giorni, a volte avere il proprio smartphone dietro può rivelarsi davvero determinante.
Questo è quello che potrà dire da oggi in avanti una ragazzina che si era smarrita sulle montagne e che è stata ritrovata grazie all’utilizzo di WhatsApp. L’adolescente, una padovana di appena 13 anni, si era smarrita ieri nel territorio di Bergamo, mentre percorreva il sentiero botanico di Lizzola.
La piccola, partita insieme ad un gruppo di persone, ben presto è stata persa di vista. I suoi compagni di viaggio, comunque, non si sono persi d’animo e hanno allertato il soccorso alpino al fine di ritrovarla sana e salva. A questo punto della storia fa il suo ingresso trionfale l’utilizzo di WhatsApp. Grazie all’esame di alcune fotografie inviate dalla ragazza alla madre, i soccorritori sono riusciti a riconoscere il luogo montano in cui la giovane si era cacciata e sono riusciti a rintracciarla, per fortuna sana e salva. Una storia a lieto fine che ci insegna come, a volte, nulla sia più utile di ciò che in molte occasioni crediamo essere superfluo.
Maria Mento