Autografo con dedica: a Massimo Bossetti arriva il libro (ed il sostegno) di Raffaele Sollecito

 

 

 

 

 

 

Si torna a parlare di Massimo Bossetti, e questa volta non per le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da famigliari e conoscenti. Proprio a ridosso dell’inizio di quello che probabilmente sarà il processo penale più importante dell’estate 2017, giunge a Massimo Bossetti il sostegno di un altro personaggio che ha fatto parlare molto di sé negli ultimi anni e per motivi analoghi: Raffaele Sollecito.

Coinvolto- insieme all’americana Amanda Knox e Rudy Guede, attualmente detenuto- nell’omicidio di Meredith Kercher avvenuto il 1° novembre di dieci anni fa, dopo aver scontato quattro anni di carcere ed essere stato definitivamente assolto dalla Corte di Cassazione nel 2015 per non aver commesso il fatto, Sollecito ha scatenato notevoli polemiche  per la condotta di vita che il giovane ha tenuto negli ultimi anni.

Forte dell’assoluzione ottenuta- sebbene senza il risarcimento per ingiusta detenzione che aveva richiesto- Sollecito è diventato un personaggio di grande influenza mediatica, tanto da essere scelto (lo scorso anno) come opinionista per lo spin-off del programma “Quarto grado” intitolato “Il giallo della settimana”. Sollecito ha anche scritto un libro in cui racconta la sua vicenda giudiziaria ed il buio di quegli anni.

Un passo fuori dalla notte” è il titolo del libro di Raffaele Sollecito, presentato pochi giorni fa a Todi. Alla presentazione ha partecipato il legale di Massimo Bossetti, Claudio Salvagni, il quale ha acquistato due copie del libro, una per usi personali ed una per il suo assistito. Quando Sollecito ha saputo a chi fosse destinata la seconda copia del suo libro, non solo ha voluto fare un autografo per Massimo Bossetti ma gli ha anche scritto una dedica. Il contenuto resta sconosciuto: come ha rivelato l’avvocato di Bossetti, si tratta di “una questione privata”. Probabilmente quella di Sollecito vuole essere una tacita forma di sostegno morale nei confronti di un uomo nel quale si rispecchia e con cui ha dei punti in comune, e cioè quelli di essersi come lui professato sempre innocente e di aver trascorso ingiustamente degli anni in carcere. Proprio come Bossetti, a suo dire, starebbe facendo adesso.

Maria Mento