Un’evasione in stile action movie, quella portata a compimento da quattro detenuti del carcere di Kerobokan a Bali. A farne la scoperta, nella migliore delle sceneggiature, sono state le guardie penitenziarie sopraggiunte la mattina seguente. Quattro letti vuoti ed un tunnel nascosto nei pressi della clinica del penitenziario, tramite il quale i fuggitivi sono riusciti a raggiungere le mura di cinta della prigione, proprio in prossimità di una torretta di guardia. Questi gli elementi della surreale fuga.
Gli evasi sono Shaun Davidson, australiano arrestato per possesso di documenti falsi, della cui condanna ad un anno aveva già scontato ben dieci mesi. Saye Mohammed Said, condannato a 14 anni per reati inerenti il commercio di droga, il malese Tee Kok King, anche lui in carcere per droga con pena di 7 anni e mezzo, ed il bulgare Dimitar Nikolov, 7 anni da scontare per riciclaggio di denaro.
Le autorità hanno dovuto confermare la notizia, non senza un pizzico di imbarazzo: “Abbiamo trovato un buco dietro la clinica verso l’esterno, sottoterra”, ha dichiarato alla News Corporation Surung Pasaribu. Il buco utilizzato dagli uomini è grande non più di 40 centimetri di diametro. Tony Nainggolan, direttore della prigione di Kerobokan, ha detto che “il tunnel è lungo 12 metri” e che con ogni probabilità “c’è voluto più di una settimana per costruirlo”.
Le telecamere a circuito chiuso della struttura sono da tempo guaste, ed i funzionari confermano che un cavo è stato tagliato. I fuggitivi sono ancora a piede libero.