Avvicinava giovani ragazze in internet tentando di convincerle ad avere rapporti sessuali con lui, ma è stato scoperto grazie ad un profilo fasullo creato da un gruppo di “cercatori di pedofili” ed è stato arrestato.
A finire nei guai è un 59enne di Heanor, nel Derbushire, trovato dagli agenti nella sua abitazione di Lake Avenue. Stando alle accuse, l’uomo avrebbe tentato di circuire giovani 13enni. Nel registro delle chat trovate sul suo computer, i poliziotti hanno trovato una lunga serie di messaggi compromettenti, tra i quali quelli mandati dall’ignaro uomo nei confronti del profilo Facebook di una presunta 13enne che era, in realtà, l’avatar col quale il gruppo “Guardians of the North” cerca di scovare i pedofili della rete.
Nella conversazione, l’uomo avrebbe chiesto alla giovane se avrebbe gradito ricevere “dei baci sul seno”, aggiungendo però di “non volerla mettere in imbarazzo”. Poi avrebbe proposto alla ragazza di avere dei rapporti sessuali. In aula, l’avvocato Joseph Harvey ha tentato di minimizzare l’accaduto. L’imputato, avrebbe sostenuto, ha “da poco perso la madre”, ed avrebbe così “lottato per trovare uno sbocco per le sue emozioni”. Inoltre, ha sostenuto il legale, “non è vero che ha chiesto a qualcuna di queste bambine un incontro, al contrario. Quando la conversazione ha cominciato ad andare in quella direzione ha scelto di interromperla. Ciò dimostra che una parte di ciò che tutti voi credete è falsa.”
Il giudice Stuart Rafferty, ad ogni modo, non è stato dello stesso parere. Condannandolo ad una pena detentiva in comunità per un tempo non inferiore a 3 anni, ha commentato il caso in questo modo: “E’ un caso molto triste di un uomo che si avvicina alla terza età che ha chiaramente perso il suo giudizio.”
G.c.