Marco Prato, il killer di Luca Varani, si è ucciso in cella. Era atteso domani all’udienza

Marco Prato si è tolto la vita la scorsa notte nella cella del carcere di Velletri, dove si trovava in attesa di giudizio da qualche mese, trasferito dal Regina Coeli di Roma. Il ragazzo era in carcere assieme a Manuel Foffo per l’omicidio di Luca Varani. 
I due complici erano accusati di aver ucciso orrendamente Varani il 4 marzo 2016, dopo una festa a base di alcol e di droga. I due nel corso della prigionia si erano addossato a vicenda la responsabilità principale per quanto accaduto.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Prato si è recato in bagno, ha messo la testa dentro un sacchetto di plastica, e quindi ha respirato il gas che si trovava nella bombola destinata ai detenuti. È morto così, attorno all’una di notte. Prato aveva scelto di farsi processare con il rito ordinario. Il suo complice Foffo era stato condannato a trent’anni di carcere con il rito abbreviato.

Oltre tutto Prato aveva scoperto in carcere di essere sieropositivo. In tutto il tempo nel quale era rimasto in prigione ha continuato a dichiararsi innocente, dicendo di aver agito solamente perché succube di Foffo.
Domani Marco Prato era atteso per l’udienza di fronte al giudice. Ma ha preferito morire, portando con sé i suoi tormenti ed i suoi segreti.

Roversi Mariagrazia