Continua l’offensiva russa contro gli avamposti dello Stato Islamico in Siria. Secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa, infatti, Mosca ha colpito alcuni obiettivi militari del Califfato utilizzando sei missili da crociera Kaliber partiti da due fregate della propria marina.
Si tratta dell’Ammiraglio Essen e dell’Ammiraglio Grigorovich. Anche il sottomarino Krasnodar ha partecipato alla missione. La conferma arriva da un comunicato riferito dall’agenzia ‘Ria Novosti’: “Dalla parte orientale delle acque del Mediterraneo le fregate Ammiraglio Essen, Ammiraglio Grigorovich e il sottomarino Krasnodar della Marina russa hanno lanciato dei sei missili da crociera Kaliber su oggetti del gruppo terroristico Is in Siria”, si legge nel comunicato. L’attacco è stato diretto contro postazioni di comando e depositi di armi nella provincia di Hama. Sempre secondo quanto sostiene Mosca, i terroristi che sono scampati a questo primo bombardamento sono stati uccisi successivamente in dei raid aerei complementari.
Sia la Turchia che Israele, ha precisato ancora la Russia, erano stati preventivamente avvertiti delle manovre imminenti. Quest’operazione è solo l’ultima di una consistente manovra di indebolimento delle roccaforti di Daesh in Siria che l’esercito russo sta portando avanti nelle ultime settimane. Già nei giorni scorsi quello che viene identificato come “il corridoio meridionale”, che unisce la città assediata di Raqqa con Palmira, era stato colpito dall’esercito inviato da Putin. In quel caso, l’azione aveva come obiettivo un convoglio di veicoli dello Stato Islamico. 39 furono i mezzi distrutti, mentre più di 120 militanti persero la vita.