Arriva dal Brasile (ma ha anche sangue italiano che le scorre nelle vene), è bellissima ed è una ballerina di lap dance. Segni particolari: prima era uomo ma da ieri è diventata soprattutto un’assassina. Stiamo parlando di Alessia Mendes, giovane e procace ballerina transgender, che a Genova ha accoltellato a morte il marito, regolarmente sposato.
Una storia, quella della coppia, travagliata e costellata da continue violenze ed aspre litigate. Alessio Rossi (questo il nome del marito assassinato) a quanto pare conduceva una vita abbastanza disordinata, a cui si aggiungeva la croce della disoccupazione. Era solito picchiare la moglie quarantenne. La lite che avrebbe portato all’omicidio è scoppiata per motivi futili, ma si sarebbe trattato della classica goccia che fa traboccare il vaso. Stanca di una vita ormai priva d’amore, schiava di un compagno che la picchiava e che la costringeva ad ubbidire ad ogni suo volere, Alessia ha accoltellato il meccanico trentacinquenne, che ha tentato di fuggire e di raggiungere le scale di casa per mettersi in salvo. L’uomo è morto perché colpito da te coltellate.
Si è così difesa Alessia Mendes, dopo aver commesso il fatto, dichiarando anche che quell’uomo aveva trasformato la sua vita in un incubo. Si sarebbe trattato, dunque, di legittima difesa nei confronti di un uomo che usava trattare la sua compagna con violenza. La Mendes è stata arrestata ed accusata di omicidio ma la dinamica dei fatti e i precedenti sembrerebbero confermare la sua versione: il Rossi era già stato indagato due volte, nell’ultimo anno, per percosse ai danni della moglie. Pare addirittura che forse, prima dell’accaduto, l’uomo abbia assunto stupefacenti.
Intanto, dal suo profilo social emerge il ritratto di una donna molto bella, che nelle foto indossa spesso occhiali da sole ed abiti coprenti anche durante la bella stagione (a suo dire per coprire i lividi che il marito le procurava), contraddistinta da una forte convinzione nel dire no alla violenza sulle donne.
Maria Mento