Tortona, fermata una foreing fighter italiana: voleva tornare a combattere in Siria per l’Isis

Si chiama Lara Bombonati, ha 26 anni ed è di Garbagna, un piccolo centro in provincia di Tortona, la foreign fighter italiana arrestata stamani su richiesta della procura distrettuale di Torino.

Secondo gli inquirenti la giovane, sposata con Francesco Cascio, un foreing faighter italiano anche lui, originario di Trapani e, con ogni probabilità, morto sul campo di battaglia in Siria, era in procinto di tornare in Medio Oriente per riunirsi alle milizie dello Stato Islamico, nelle cui file aveva già militato lo scorso anno. Era proprio lo scorso gennaio quando Lara, di rientro dalla Siria, era stata fermata al confine con la Turchia, in una lingua di terra presidiata dai militari di Erdogan che controllano la zona cuscinetto tra gli avamposti di Daesh ed il territorio controllato dai curdi. In quel frangente era stata arrestata e segnalata alle autorità italiane. In seguito, come prassi vuole, era stata espulsa dal Paese e aveva fatto rientro in Italia. Da quel momento, su di lei, s’è messa in moto la grande macchina dell’intelligence, che ha monitorato tutti i suoi spostamenti e le sue telefonate.

Impossibile sfuggire. Poi, oggi, il colpo di scena. Gli investigatori hanno ritenuto fosse arrivato il momento di fermarla. Il sospetto era che fosse vicinissima a ripartire per la Siria, dove aveva intenzione di raggiungere i luoghi nei quali si era recata la prima volta col marito. Su di lui, inoltre, pesa l’ombra di una morte in battaglia. Informazione, questa, che gli inquirenti avrebbero carpito durante un’intercettazione telefonica. Al momento la Procura si raccoglie nel più stretto riserbo e sono veramente pochi i particolari dell’operazione che sono stati resi noti. Le indagini infatti sono ancora in corso.