Scorre ancora sangue in Siria e l’orrore non accenna a fermarsi. L’ennesimo scoppio di una bomba ha causato, questa volta, la morte di almeno 10 civili ed il ferimento di altre 30 persone. Il sanguinoso fatto ha avuto luogo nella Siria nord-occidentale, nella città ribelle di Idlib, proprio al confine meridionale con la Turchia.
La città di Idlib è in mano agli insorti e tra loro ci sarebbero anche dei militanti di Al-Quaeda. Tuttavia, l’attentato non si può ancora con certezza attribuire a nessuna mano. L’azione non è stata ancora rivendicato da nessuno, ma alcune fonti dell’opposizione locale sono certe che dietro allo scoppio ci sia la milizia estremista dello stato islamico, tanto da aver riferito la cosa all’agenzia DPA.
L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha fatto sapere che l’attentato si sarebbe verificato nella giornata di sabato in un mercato, nella zona periferica di Dana. La bomba avrebbe causato lo scoppio di un’automobile e tutte le conseguenze che abbiamo già riportato.
Intanto, con l’avvicinarsi della festività di Eid al-Fitr, lo stato siriano ha fatto sapere di aver rilasciato ben 672 prigionieri, tra cui 91 donne, prigionieri politici inclusi. La maggior parte di loro ha lasciato il carcere di Damasco. La notizia è stata data dal Ministro della Giustizia Hesham al-Shaar ed è stata riportata dall’agenzia di stampa locale SANA.
Maria Mento