Gli Stati Uniti avrebbero le prove di un imminente attacco chimico in Siria

Qualche mese fa il governo USA aveva denunciato l’utilizzo di armi chimiche da parte delle truppe regolari siriane guidate da Bashar Al Assad. Quell’attacco causò la morte di diverse dozzine di civili tra i quali anche molti bambini e Donald Trump ordinòun offensiva contro la base dalla quale erano stati lanciati i missili. Inoltre ammonì pubblicamente Assad dicendogli che un ulteriore attacco di questo genere avrebbe causato una dura reazione del governo americano.

Secondo quanto riportato dai quotidiani americani oggi, l’ammonimento non sarebbe servito a scoraggiare Assad: il Capitano Jeff Davies, portavoce del Pentagono, ha affermato che le attività registrate in una base siriana lasciano pensare ai preparativi di un altro attacco chimico. Secondo quanto riferito dal quotidiano britannico ‘Metro.co.uk’, lo stato maggiore americano avrebbe inviato un ulteriore ammonimento a Bashar Al-Assad con allegate le prove che il presidente siriano stesse pianificando un’altro attacco chimico.

Inoltre il segretario alla stampa degli Stati Uniti, Sean Spicer, ha rilasciato stamane un nefasto comunicato in cui avvertiva i media che erano stati identificati i preparativi di un ulteriore attacco chimico in Siria. A questa comunicazione aggiungeva che se così fosse le conseguenze per la popolazione mediorientale sarebbero drammatiche, una vera e propria ecatombe.