Soldi del pocket money, cibo migliore, e una maggior attenzione nei loro confronti. È questo, in soldoni, il succo del discorso del gruppo dei giovani stranieri non accompagnati (circa una ventina di persone) che da qualche giorno sta distruggendo il centro di Via Lungarini dove sono ospitati, a Casteldaccia, provincia di Palermo.
Vogliono “maggiore attenzione, cibo migliore e la consegna dei soldi previsti dal pocket money” hanno riferito i poliziotti.
Sul luogo ieri si sono recati i poliziotti ed i carabinieri. Dopo il loro intervento, gli stranieri si sono aperti al dialogo con i responsabili della struttura. L’intervento della polizia è stato necessario per riportare alla calma la situazione, ora toccherà ai mezzi comunali liberare la strada dagli arredi gettati sulla carreggiata, fra cui tavoli e sedie del centro accoglienza.
L’attenzione sul caso sembra essere stata portata, più che dalla violenta protesta, dal commento di Francesco Vozza (del coordinamento palermitano Noi con Salvini) che su Facebook ha scritto: “Ecco le immagini della violenta protesta di un gruppo di migranti a Casteldaccia: si vedono volare sedie, tavoli e letti dalla finestra. Se fosse passato qualcuno, potevano ammazzarlo” e poi scrive “Animali, devono tornare a casa loro”. Assieme al post, anche le foto ed il video dove è rappresentato lo sfacelo creato dalla protesta degli stranieri.
Roversi Mariagrazia