È ufficiale: Chiara Appendino, sindaco di Torino appartenente al Movimento 5 Stelle, è sotto inchiesta per quanto avvenuto il 3 giugno in Piazza San Carlo, quando – durante la finale fra Juventus e Real Madrid – dei rumori e falsi allarmi lanciati fra la folla hanno scatenato il panico, causando un morto e migliaia di feriti.
La donna sarebbe stata messa sotto accusa in conseguenza alle querele presentate da tantissime persone che sono rimaste ferite nel corso della fuga da Piazza San Carlo, dove si trovavano circa 30mila tifosi.
La svolta è arrivata ieri sera: da tempo c’è chi chiedeva l’iscrizione al registro degli indagati delle personalità cittadine, come la Appendino ma anche il presidente di Torino Turismo o il questore ed il prefetto.
Alla fine le teste eccellenti hanno iniziato a cadere. Dopo la morte di Erika Pioletti, la 38enne andata in coma quella sera per infarto e morta il 15 giugno, le accuse si sono fatte più gravi. Adesso è arrivata anche l’iscrizione del sindaco Appendino al registro degli indagati, ma dal Palazzo della Città si fa sapere che “Non abbiamo ricevuto alcun avviso di garanzia, né convocazioni in procura”. Intanto, secondo i sondaggi, la popolarità della Appendino è calata dal 64% al 45%. I fatti di Piazza San Carlo hanno fatto diminuire di molto la fiducia nei confronti della Appendino ma solo meno di un terzo degli elettori pensa che si dovrebbe dimettere.
Roversi Mariagrazia