La politica francese ed europea piangono la scomparsa di Simone Veil, prima presidente del Parlamento europeo e storica ministra francese. La Veil si è spenta all’età di 89 anni.
Nata a Nizza il 13 luglio 1927, di religione ebraica e durante l’Occupazione nazista subì dure persecuzioni e nel marzo 1944 fu deportata insieme alla famiglia nel Campo di concentramento di Auschwitz. Lei e la sorella sono sopravvissute e sono state liberate il 27 gennaio 1945.
Alla notizia della sua morte, sono giunti moltissimi messaggi di cordoglio e di affettuoso ricordo per una figura che ha segnato la politica del secolo scorso. Anche il neo presidente francese, Emmanuel Macron, ha voluto ricordare Simone Veil, definendola “espressione della Francia migliore”, augurandosi che il suo esempio “possa ispirare i nostri connazionali”.
Nata Simone Jacob, nel 1946 sposa Antoine Veil, da cui prende il cognome e con cui ha avuto tre figli. Alla prima riunione del Parlamento europeo a Strasburgo nel luglio del 1979 è eletta Presidente dell’assemblea. Resterà in carica fino al gennaio 1982.
Nel marzo 1993 è nominata ministro di Stato, ministro della Sanità, degli Affari Sociali e delle Aree Urbane nel governo di Édouard Balladur. Resterà in carica fino al maggio 1995. Nel febbraio 2007 non fece mancare il suo forte sostegno a Nicolas Sarkozy nella sua corsa per diventare Presidente della Repubblica.