C’è un presidio umanitario della Croce Rossa in Via del Frantoio, a Roma. Ci troviamo nel quartiere Tiburtino III e contro questa struttura (ma soprattutto contro i migranti, suoi ospiti, temporaneamente qui accolti prima di partire alla volta del Nord Europa) si sono schierati i membri più estremisti di CasaPound, che hanno cercato di manifestare nella giornata di ieri e di sostenere la loro contrarietà alla presenza degli immigrati nel quartiere.
La manifestazione fascista è stata organizzata all’incirca 10 giorni fa, per cercare di favorire la chiusura di questo centro le cui sorti sono incerte. Si parlava, addirittura, di una sua chiusura prevista per la giornata del 30 giugno scorso. In risposta a questa presa di posizione, apertamente razzista, stavolta si sono però schierati i cittadini, italiani e stranieri insieme, che sono scesi in strada e hanno bloccato il cammino ai circa 200 manifestanti fascisti di CasaPound nei pressi di Via della Vanga.
Uno schieramento di centinaia di persone che ha addirittura mobilitato la polizia, messa in allerta da possibili scontri di piazza che si sarebbero potuti verificare tra le due frange. Le forze dell’ordine hanno recepito chiaramente il messaggio dei cittadini, che hanno mostrato l’intenzione di avanzare qualora i manifestanti contrari al centro d’accoglienza fossero riusciti ad entrare nel quartiere. Questo nonostante le rassicurazioni, da ambo le parti, di non voler cercare il contatto fisico.
Una vera e propria festa partecipata, dunque, all’insegna dell’antirazzismo e dell’inclusione sociale, organizzata con la collaborazione di Anpi e di Rifondazione Comunista, si è svolta contro le istanze dei rappresentanti di CasaPound, che sono rimasti asserragliati presso la fermata della della metropolitana di Santa Maria del Soccorso. Dalle ore 16:00 alle ore 19:30 i cittadini hanno partecipato attivamente, facendo interventi pubblici al microfono ed alternandovi l’intonazione di canzoni di lotta.
Maria Mento