Non si è presentato alla scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte, nel Savonese, dove era stato assegnato dal tribunale di sorveglianza per svolgere un periodo di lavoro esterno.
Giuseppe Mastini, noto a tutti come Johnny Lo Zingaro, ha fatto perdere le sue tracce. Condannato all’ergastolo nel 1989 per una lunga serie di omicidi, stava scontando la pena nel carcere di Fossano. Tutti i giorni arrivava in treno fino a Cairo per svolgere dei piccoli lavori di manutenzione. Fino a ieri, quando non si è presentato all’appuntamento ed è completamente sparito nel nulla.
Johnny Lo Zingaro è ritenuto responsabile di tante rapine, che hanno lasciato per strada molti morti. Data la grande amicizia con Giuseppe Pelosi, il sospetto è che possa essere coinvolto anche nell’omicidio di Pier Paolo Pasolini, dato che gli investigatori sono da sempre concordi nel ritenere che Pelosi non agì da solo.
La fuga di Johnny lo Zingaro ha già scatenato diverse polemiche. Parla di “buonismo fuori luogo” il segretario generale dell’Osapp (sindacato di polizia penitenziaria) Leo Beneduci: “Applicato ad oltranza nei confronti dei detenuti quale che ne sia la pericolosità, il buonismo utilizzato arreca danno dapprima ai poliziotti penitenziari del tutto abbandonati a loro stessi e poi agli inermi cittadini costretti a subire le conseguenze delle disfunzioni penitenziarie”.