L’Isis uccide il ‘Brad Pitt iracheno’, era troppo occidentale

Karar Nushi, giovane modello e attore di Baghdad, aveva deciso di abbandonare lo stile classico musulmano per abbracciare un modello di vita occidentale, sia nel vestiario che nel look, questo gli aveva permesso di ottenere parti per alcuni film e di sfilare in passerella. Le scelte di vita di Karar, però, non piacevano agli estremisti islamici, i quali hanno più volte minacciato il ragazzo e probabilmente messo in atto le minacce: il corpo di Karar è stato trovato in pieno giorno al centro di Palestine Street poche ore dopo la denuncia di scomparsa effettuata dalla famiglia.

Secondo quanto riferito dai quotidiani locali si sarebbe trattata di una vera e propria esecuzione, il ragazzo è stato prelevato da un gruppo di estremisti religiosi (si sospetta di alcuni militanti dell’Isis) per essere torturato ed ucciso. Il motivo di questa esecuzione sarebbe si il look e lo stile di vita da occidentale che gli aveva permesso di guadagnare il soprannome di “Brad Pitt iracheno“, ma anche e sopratutto le sue presunte tendenze omosessuali.

Nei mesi precedenti all’omicidio, infatti, alcuni gruppi estremisti gli avevano mandato delle minacce, intimandogli di cambiare stile di vita e frequentazione se ci teneva alla vita. Nonostante le minacce Karar non si è fatto intimorire ed ha continuato per la sua strada. Ma il suo look effeminato con capelli lungi e vestiti attillati e le sue frequentazioni esclusivamente femminili gli sono costate la vita. La polizia di Baghdad non ha ancora individuati i colpevoli di questo efferato omicidio, uno dei tanti in questi ultimi anni ai danni di persone ritenute omosessuali.