La sua storia ha commosso prima l’Inghilterra e poi il resto del mondo. A soli sei anni si è spento Bradley Lowery, piccolo tifoso del Sunderland affetto da neuroblastoma: una vicenda, la sua, che era divenuta di dominio pubblico arrivando alle orecchie dei giocatori che il giovanissimo tifoso amava guardare alla televisione, e che lo avevano reso una sorta di mascotte della squadra. Tanto che nel mese di marzo Bradley era addirittura sceso in campo a Wembley, accompagnando Jermain Defoe, suo idolo ma anche suo amico, oggi commosso insieme agli altri giocatori per la sua prematura scomparsa. E’ stata la madre di Bradley ad annunciare la sua morte con un post su Facebook: “il mio coraggioso ragazzo – ha scritto Gemma – se n’è andato con gli angeli oggi alle 13.35 nelle braccia di mamma e papà e circondato dalla sua famiglia. Era il nostro supereroe e aveva combattuto la battaglia più difficile ma c’era bisogno di lui altrove. Non ci sono parole per spiegare quanto il nostro cuore sia a pezzi. Dormi bene e vola alto con gli angeli”.
Dall’età di due anni Bradley combatteva contro un tumore che colpisce le cellule del sistema nervoso simpatco: i medici avevano provato ogni strada, operandolo più volte e sottoponendolo a cicli di chemioterapia. Parallelamente i genitori avevano organizzato una raccolta fondi, 800mila euro in tutto quelli arrivati da ogni parte del mondo, da utilizzare per sottoporre il piccolo ad una serie di cure sperimentali negli Stati Uniti. Una prima buona notizia è arrivata nel 2014, quando i genitori hanno annunciato che il tumore era in fase di remissione; ma due anni dopo è arrivata la notizia più terribile: la scoperta di un altro tumore al polmone ed un rapido peggioramento del bimbo. Pochi mesi dopo Bradley è diventato grande amico del capitano del Sunderland, Jermain Defoe, che ha parlato del bambino anche poche ore prima della sua scomparsa, in lacrime.
Insieme, nel mese di marzo, erano stati a Wembley per il match Inghilterra-Lituania valido per la qualificazione al mondiale. Purtroppo nelle ultime settimane le condizioni del bambino sono rapidamente peggiorate, finchè i medici hanno confermato che non c’era più nulla da fare. In queste ore sono migliaia i messaggi pubblicati sui social network, ed in particolare su Twitter, per ricordare il bimbo. Anche il club inglese lo ha voluto salutare con un commosso messaggio di addio.
Daniele Orlandi