A qualche ora dal disperato grido della madre di Charlie Gard, che ieri sera ha annunciato che i medici sono prossimi a staccare le spine che tengono in vita il loro bambino, continua la pressione internazionale sull’ospedale di Londra dove il piccolo è tenuto in vita, per cercare di far accedere Charlie alla cura sperimentale negli Stati Uniti.
La Corte Suprema londinese ha impedito, senza apparente motivo, alla famiglia di Charlie di recarsi negli USA per sottoporre il loro bambino (che soffre di una rarissima malattia mitocondriale) ad una cura sperimentale.
In Italia Piero Santantonio, un esperto di malattie mitocondriale, ha detto che è possibile trasferire Charlie a Roma in quanto esiste un ‘protocollo scientifico di trattamento sperimentale’.
Trump intanto fa pressione su Theresa May perché venga concesso al bambino di raggiungere gli Stati Uniti e di sottoporsi alla terapia sperimentale. Ieri è stato negato il trasferimento all’ospedale di Roma per ‘motivi legali’: sostanzialmente i medici inglesi accettano il trasferimento sono se il Bambin Gesù di Roma accetterebbe di uccidere Charlie, come da sentenza. Ma nel mondo è forte la speranza e tutti si stanno battendo per dare una nuova possibilità a Charlie, a dispetto delle mortifere decisioni della Corte Suprema.
Roversi MG.