Rom rubano da anni con l’ecografia in tasca: per legge non possono essere arrestate

La legge talora viene utilizzata semplicemente come uno stratagemma per farla franca. Come avviene ad Udine da qualche tempo, dove un gruppetto di donne rom si appresta a scassinare case e rubare qua e là ma se vengono colte in flagrante hanno subito una scusa da utilizzare per non essere arrestate: un certificato di gravidanza.

Per legge, la donna incinta non può essere arrestata, ma solamente denunciata a piede libero, anche se viene trovata con diversi arnesi da scasso nella borsa (come è avvenuto). L’ultimo episodio ha visto una donna di 28 anni, ed una di 20, di origine rom, entrambe con il loro certificato di gravidanza ed una bella lista di furti alle spalle commessi fra Veneto e Piemonte.

La prima donna, 28enne, dovrebbe scontare 14 anni di carcere per il totale dei furti commessi: ma dato che è incinta, la condanna diventerà effettiva solamente quando il bambino sarà nato ed avrà compiuto un anno. La 28enne, fra le altre cose, è stata ritenuta colpevole di un furto commesso ad Udine ad aprile dell’anno scorso. Una donna era stata da lei derubata e l’aveva riconosciuta, e quindi si era recata dai carabinieri per sporgere denuncia. Ma intanto, nessun provvedimento fisico nei suoi confronti: le donne incinta non possono essere arrestate. E le ladre rom utilizzano questa scusa per continuare a farla franca.

Roversi MG.