Terremoto, i soldi degli sms solidali finiscono nella pista ciclabile. La rabbia degli sfollati

Dopo il terrificante terremoto che ha colpito il centro Italia, la maggior parte degli italiani aveva dedicato qualche euro agli sms solidali che, prometteva il servizio organizzatore, sarebbero finiti dritti a servizi per i poveri sfollati.
Quello italiano, a dispetto di tante critiche che gli vengono fatte, è un popolo molto generoso. Nel giro di poche settimane, ha raccolto 34 milioni di euro da destinare ai servizi per le persone rimaste senza casa e senza nulla in tasca per colpa del terremoto.

Ma nelle Marche, i soldi raccolti sono finiti altrove, e di preciso nei progetti per ‘dare valore aggiunto al turismo’. Una beffa, se ci pensiamo bene: questi progetti, con centinaia di sfollati senza casa, sono destinati a creare una pista ciclabile che collega Civitanova Marche a Saranno (5 milioni e 450mila euro), e per la costruzione di tredici eliporti.
Comprensibile la rabbia degli sfollati (e di coloro che hanno donato soldi per loro) dopo che Regione Marche ha reso pubblica la decisione di usare i soldi del terremoto per delle politiche turistiche e sicuramente meno urgenti di quelle volte a dare una casa agli sfollati.

Il 21 giugno il comitato dei garanti, che ha gestito i milioni di euro raccolti destinati agli sfollati, ha diviso i soldi per regione chiedevo anche che uso ne sarebbe stato fatto. I 17,5 milioni di euro destinati alle Marche sono stati destinati dalla regione per “dare valore aggiunto al turismo, alle attività produttive, alle facilitazioni delle imprese”. Immancabile la protesta degli sfollati: “Quasi l’86% dei fondi vengono impiegate per opere che con i terremotati non c’entrano nulla” ha detto Francesco Pastorella, coordinatore dei 61 Comitati Terremoto centro Italia.

Roversi MG.