È ancora guerra legale per i genitori di Eleonora Bottaro, la studentessa di 18 anni di Bagnoli di Sopra che il 29 agosto scorso morì di cancro, dopo aver rifiutato le cure mediche tradizionali ed essersi affidate a quelle – senza alcun riscontro scientifico – di Hamer. La cura di Hamer consiste nell’assunzione di vitamina C, e nel rifiuto di altre forme di terapia. Ora i suoi genitori, Lino Bottaro e Rita Benini, rischiano di essere processati.
L’accusa potrebbe essere di omicidio colposo, con l’aggravante della previsione dell’evento. Il procuratore aggiunto Valeria Sanzari ha proposto il rinvio a giudizio per i due genitori; secondo il giudice, i due avrebbero impedito ad Eleonora di sottoporsi alla chemioterapia, come consigliato dai medici. Avrebbero spinto la ragazza a metodi di cura alternativi come quelli di Hamer, “creando in lei, una falsa rappresentazione della realtà, sul fatto che la chemioterapia sarebbe stata inutile e dannosa, nonostante tutti i medici interpellati gli avessero riferito che la ragazza sarebbe andata incontro a morte certa senza cicli di cura convenzionale”.
All’epoca il tribunale dei minori aveva tolto la patria potestà ai suoi genitori. Il professore Giuseppe Basso, dell’Oncoematologia Pediatrica, aveva detto: “Era una leucemia da trattare, con possibilità di guarire. All’esordio della malattia Eleonora presentava un buon numero di globuli bianchi e la sua risposta al cortisone era ottima. Aveva davanti a sé due anni di terapia, un periodo sicuramente importante, il nostro centro ha alle spalle almeno un migliaio di pazienti guariti”. La decisione di rinviare a giudizio i genitori spetta al Gip Mariella.
Roversi MG.