Doveva essere una giornata di festa, musica e spettacolo quella di ieri a Goudron, ed invece qualcosa non ha funzionato e ha scatenato la tragedia. La cantante francese Barbara Weldens è deceduta nella piccola cittadina proprio nel corso di una sua esibizione canora, realizzata nell’ambito di un festival dedicato a Leo Ferrè.
L’artista si trovava sul palco, allestito all’interno di una Chiesa del luogo, e proprio mentre cantava è morta a causa di un arresto cardiaco originato da una scarica elettrica che ha colpito ed attraversato il suo corpo. La giovane donna si è accasciata violentemente a terra, di colpo, e nonostante i tempestivi soccorsi i medici non sono stati in grado di far ripartire il suo cuore.
Sull’accaduto è stata ovviamente aperta un’indagine che avrà il compito di chiarire la dinamica dei fatti e di accertare eventuali responsabilità. Attualmente si pensa proprio ad una morte per folgorazione, ma non ci sono maggiori certezze: bisognerà attendere i risultati dell’esame autoptico ed i risultati dei controlli che saranno effettuati sulla strumentazione adoperata nel corso dell’esibizione.
La giovanissima cantante aveva appena trentacinque anni e la sua carriera è stata stroncata forse proprio nel suo momento più felice; proprio lo scorso febbraio era stato pubblicato il suo primo album, intitolato “Le grand H de l’homme”, e sempre pochi mesi fa aveva fatto suo il Premio Révélation Scène de l’Académie Charles Cros.
Aveva iniziato la sua carriera nel mondo della musica dopo essere stata a lungo legata alla magia degli spettacoli circensi, insieme alla sua famiglia, e dopo aver imparato i rudimenti della musica per pianoforte nel corso della sua adolescenza. La Weldens è stata un’artista a 360°: ha cantato, ha scritto, si è dedicata al circo ed anche agli spettacoli teatrali, assumendo la direzione- nel 2011 e con un gruppo di amici- del “Théâtre de pierres” a Fouzilhon, nel sud della Francia.
Maria Mento