O.J. Simpson potrebbe ottenere ad ottobre la libertà condizionata e quindi non scontare totalmente in carcere la condanna a 33 anni ottenuta per associazione a delinquere e rapina e sequestro di persona per l’irruzione in una camera d’albergo. L’uomo, ormai anziano, ha già scontato 9 anni di pena e la semi libertà gli verrebbe concessa per buona condotta.
Quello che potrebbe mettere nei guai O.J. Simpson e negargli, forse, la semilibertà è un fatto avvenuto a fine giugno scorso. L’ex sportivo è stato infatti colto sul fatto mentre compiva atti di autoerotismo, ed ogni tipo di effusione fisica (compreso l’atto della masturbazione) costituisce reato per la legislazione americana, a meno che non venga accordato un esplicito consenso dalla direzione della struttura carceraria. A segnalare l’accaduto è stata una guardia carceraria di sesso femminile che lavora proprio nella struttura del Lovelock Corretional Center.
O.J. Simpson è divenuto tristemente famoso a causa del caso O.J. Simpson, scoppiato nel 1994. All’epoca l’ex giocatore di football americano venne accusato di aver assassinato l’ex moglie. La donna, Nicole Brown Simpson, fu trovata cadavere dopo aver ricevuto ben 12 coltellate, alcune delle quali l’avevano quasi decapitata. Insieme a lei morì anche Ronald Lyle Goldman, il cameriere colpevole solo di averle riportato indietro gli occhiali dimenticati al ristorante dalla madre.
Le indagini ed il successivo processo scagionarono O.J. Simpson dalle accuse. L’ex sportivo, tuttavia, ha trovato altri modi per mettersi nei guai, e adesso (dopo aver raggiunto il traguardo dei 70 anni) rischia di perdere forse l’ultima occasione che potrebbe consentirgli di vivere da uomo semilibero la parte conclusiva della sua vita. l’unica sua speranza è che quell’atto di masturbazione venga giudicato come “non intenzionale” e che gli frutti soltanto una nota di cattiva condotta.
Maria Mento