Un vero e proprio attentato incendiario quello messo a segno ieri sera a Modena. Alcuni ignoti hanno lanciato due molotov contro la sede di “Porta Aperta”, associazione di volontariato promossa dalla Caritas diocesana, che si trova in Strada Cimitero San Cataldo.
Solo una delle due bottiglie piene di benzina ha preso fuoco: un particolare che ha permesso all’edificio di non pagare un dazio maggiore, con un incendio di vaste proporzioni che avrebbe provocato danni molto pesanti.
Sul posto, in seguito al folle gesto, sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco ed una volante della polizia di Stato. Gli autori del gesto restano tuttora ignoti, ma le forze dell’ordine stanno visionando molto attentamente le immagini catturate dalle telecamere di sorveglianza posizionate all’esterno della sede di “Porta Aperta”.
Al momento, gli inquirenti non escludono nessuna pista, ma senza dubbio la presenza di migranti all’interno della struttura lascia pensare che l’attentato incendiario possa avere come motivazione l’odio razziale o magari una “vendetta” in seguito ad una lite con qualche ospite dell’associazione di volontariato.
“Qualunque sia la motivazione di questo gesto esecrabile – affermano i responsabili del centro alla “Gazzetta di Parma” – non potrà sicuramente fermare il nostro servizio di accoglienza nei confronti dei poveri, dei migranti, degli ultimi”. Dura la condanna del sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, che ha parlato di “gesto gravissimo”.