Succede nel 2017 a Santa Maria di Ricadi. Una piccola frazione che si trova territorio di Vibo Valencia, in Calabria, è diventata famosa nelle ultime ore per una notizia omofoba che nella giornata di ieri ha letteralmente invaso i social networks. Il fatto in questione ha sollevato lo sdegno non solo delle comunità LGBT ma, in generale, anche di tutte le persone che credono non si debba discriminare una persona per il suo orientamento sessuale.
Due ragazzi napoletani, che giustamente vivono la loro relazione alla luce del sole, si sono visti negare la prenotazione di una camera in un Bed&breakfast calabrese. La motivazione data dal gestore della casa vacanze? “Non accettiamo gay e animali”. Sebbene il diniego del titolare sia stato ammorbidito da delle scuse in apparenza gentili, non è passato inosservato il rifiuto di natura esclusivamente omofoba fatto dinanzi alla richiesta dei giovani.
La vicenda è stata raccontata da Gennaro, uno dei due ragazzi discriminati. Dopo aver effettuato una regolare prenotazione online, su un sito di viaggi e prenotazioni molto famoso (Booking.com), i due sono stati contattati dal titolare della struttura. Sembrava tutto tranquillo: venivano soltanto richieste loro ulteriori informazioni. Peccato che il messaggio whatsapp si sia concluso con l’infelicissima frase che esclude omosessuali ed animali.
Lo sdegno di Gennaro è stato evidente e lui si è chiesto, come tutti, come sia possibile che ancora esistano certi tipi di discriminazione, pensando soprattutto a come una tale notizia possa colpire in senso negativo i giovani che più hanno fatica ad ammettere il proprio orientamento sessuale per paura di essere additati come diversi.
La coppia si è rivolta all’Arcigay di Napoli che, per correre in sostegno dei ragazzi, ha denunciato il vergognoso gesto omofobo. L’Arcigay si aspetta, adesso, un intervento del Comune calabro e di altri organi competenti nei confronti della struttura, che inoltre sarà esclusa da tutti i siti di prenotazione turistica che ammettano politiche antirazziste. Nella speranza che contro le discriminazioni si possa compiere un passo in avanti in più.
Maria Mento