Quando si parla di mare cristallino– che lascia intravedere i colori dei fondali- e spiagge con sabbia bianca, finissima, non si pensa mai ai luoghi di “casa nostra”. Il pensiero corre subito ai paradisi tropicali, ad isole come Maldive e/o Carabi, struggendosi vista l’impossibilità di raggiungere questi posti e limitandosi a vederli come un miraggio. Non tutti sanno che, però, per fare una vacanza in mete da sogno non è necessario svenarsi per raggiungere l’altro capo del mondo.
Alcuni dei posti da cartolina più belli al mondo si trovano proprio in Europa, a portata di mano (e, bene o male, di tutte le tasche). Naturalmente, non possono mancare le bellezze indiscusse delle isole. Su tutte- ovviamente- è celeberrima Ibiza; Se, però, l’isola spagnola è soprattutto famosa grazie alle sua movida, è d’obbligo ricordare che ad Ibiza si trova la spiaggia di Es Bol Nul, (conosciuta anche come Sa Caleta). La spiaggia si affaccia su un mare limpidissimo ed è circondato da scogliere dal caratteristico colore giallo aranciato, per via delle rocce argillose che qui si trovano.
Continuando a parlare di isole non si può non menzionare il Paese più ricco di isole di tutto il Mediterraneo: la Grecia. Tra i famosissimi e battutissimi percorsi turistici che ci portano a Mykonos e Santorini, ci sono anche dei paradisi terrestri altrettanto meritevoli, come le spiagge dell’isola di Lefkanda e la località di Navagio. In particolare, le spiagge di Lefkanda sono tra le più famose di tutto il bacino del Mediterraneo proprio per la somiglianza delle sue spiagge con quelle caraibiche, ed in particolare delle isole Canarie. Con la differenza che la Grecia è più facilmente raggiungibile grazie ai trasporti.
Per coloro che invece amano i paesaggi più nordici e le ripide scogliere sono ottimali i paesaggi offerti da Normandia e da Regno Unito. La spiaggia di Kynance Cove è, ad esempio, una delle più celebri della Cornovaglia, con le sue particolari formazioni rocciose di serpentino rosso e verde. Con la spiaggia di Etrat, in Normandia, invece non solo ci si può avventurare lungo percorsi scavati nella roccia, a picco sul mare, ma si può fare una camminata letteraria verso il famoso arco naturale che Maupassant ha identificato come un elefante che beve.
Maria Mento