Gli scienziati che hanno riesaminato i campioni minerali raccolti durante le missioni ‘Apollo‘ sulla luna credono che ci sia una quantità enorme di acqua sotto la superficie lunare, una scoperta che potrebbe rendere estremamente più semplice le missioni di colonizzazione della luna rispetto a quanto precedentemente pensato.
I ricercatori della Brown University, negli Stati Uniti, hanno esaminato le microsfere di vetro, un tipo di cristallo vulcanico raccolto durante le missioni Apollo 15 e 17 negli anni ’70, e hanno constatato che contenevano volumi d’acqua simili alla roccia basaltica della Terra.
Il capo ricercatore dello studio, pubblicato su ‘Nature Geoscience‘, afferma che parti della luna contengono una grande quantità di acqua. Questo, crede, potrebbe essere utile per le future missioni lunari in quanto significa che l’acqua, potenzialmente, può essere estratta piuttosto che essere portata dalla Terra.
Inizialmente si pensava che l’acqua poteva essere trovata solo ai due poli della luna, ma i depositi di microsfere vulcaniche, che si sono formate quando il magma si è cristallizzato dopo essere salito alla superficie, sono stati trovati molto lontani dai poli lunari.
In aprile, l’Agenzia Spaziale Europea ha annunciato piani di collaborazione con la Cina per la formazione di un ‘Villaggio Lunare‘, un insieme di avamposti lunari, prodotti con delle stampanti 3D, che potrebbero un giorno servire come punto d’appoggio in un viaggio verso Marte.
Mario Barba