Procura di Lodi: il controllore aveva mentito, si è accoltellato da solo

Davide Feltri, il controllore sul treno per Milano che il 19 luglio scorsa si era dichiarato vittima di aggressione per mano di un passeggero extracomunitario, ha mentito, secondo la procura di Lodi.

Il capotreno quarantacinquenne aveva denunciato di essere stato accoltellato a una mano da uno straniero sul Regionale Trenord delle 7 da Piacenza a Milano, durante la verifica dei biglietti a bordo.

Successivamente soccorso, aveva indicato alla polizia come suo aggressore un ghanese di 25 anni – frequentatore abituale della stazione – con il quale aveva avuto un diverbio il giorno prima. Il ghanese, secondo il racconto, avrebbe forzato le porte del treno uscendo prima di arrivare alla stazione. Il ragazzo è stato poi rintracciato e interrogato dalla polizia, ma è stato rilasciato subito dopo per assenza di prove.

Clamorosamente, la notizia dell’aggressione viene ora smentita dalla procura di Lodi, e Feltri si sarebbe ferito da solo: “Mi sono vendicato di una lite avuta il giorno prima con quella persona, mi aveva minacciato di morte se lo avessi ancora disturbato per chiedergli il biglietto”.

Il caso è stato risolto quindi dalla polizia e dalla Scientifica, analizzando tutti i filmati delle telecamere delle ferrovie. Il controllore è stato accusato, dunque, di calunnia, di simulazione di reato, nonché di interruzione di pubblico sevizio.

La notizia dell’aggressione ha avuto comunque un’enorme eco nell’ambiente, scatenando ripetuti scioperi ad alta affluenza per rivendicare più sicurezza sul lavoro e per proclamare la necessità di norme a maggior tutela del controllori a bordo dei treni.

“La vicenda va letta come segnale di esasperazione per la situazione che stanno vivendo”, ha spiegato il procuratore di Lodi, Domenico Chiaro.

M.Valentina Colasuonno