Violento nubifragio a Cortina D’Ampezzo: colata di fango sulle auto, una donna è morta

maltempo cortinaE’ una nottata che, chi si trova a Cortina d’Ampezzo per trascorrere le ferie e chi invece abita in questa zona, non dimenticherà. Poco dopo la mezzanotte infatti sulla rinomata località montana si è abbattuto un improvviso quanto intenso nubifragio che, proprio a causa della sua intensità, ha provocato l’esondazione di un corso d’acqua, il Bigontina, dando origine ad una frana che ha investito diverse automobili. Una persona è morta a causa di questo incidente causato dal maltempo: si tratta di una donna che stava facendo rientro a casa dopo aver dato una mano ad una festa locale. L’automobile sulla quale viaggiava è stata investita in pieno dal fiume di acqua, detriti e fango che non le ha lasciato scampo; il decesso è stato confermato dai vigili del fuoco, che poche decine di minuti dopo hanno rinvenuto il veicolo ed estratto il corpo senza vita, e dal vicesindaco di Cortina d’Ampezzo il quale ha confermato che anche altri mezzi sono stati travolti dall’acqua ma che non vi sarebbero altre vittime. L’auto della donna è stata trovata dalle unità cinofile del soccorso alpino nell’alveo del torrente esondato, tra Lago Scin e Riogere ed utilizzando una ruspa, gli uomini dei soccorsi hanno liberato il mezzo per poi constatare il decesso dell’occupante.

 

Certo è che i danni sono piuttosto importanti: l’esondazione infatti non solo ha reso inagibili diversi tratti della strada dolomitica, ma l’acqua e la colata di detriti hanno interessato anche alcune case, invadendo locali, box e cantine. Per tutta la notte dunque le squadre dei soccorsi hanno lavorato ininterrottamente allo scopo di riportare, per quanto possibile, la situazione alla normalità e ripristinare quanto prima la circolazione stradale sulla strada 48 delle Dolomiti. Più difficile risulta liberare seminterrati e cantine dalla melma che si è depositata a terra dopo che l’acqua si è ritirata.

 

Il temporale ‘lampo’ non è un fatto inconsueto: proprio le alte temperature degli ultimi giorni, provocate dall’anticiclone africano, ne sono l’origine, in seguito allo scontro di masse d’aria bollente con aria più temperata proveniente dall’oceano. Si tratta di precipitazioni di breve durata e molto localizzate che però possono provocare danni molto seri.

Daniele Orlandi