In questi giorni tutta la Sierra Leone è stata colpita da pesanti alluvioni che hanno generato allagamenti e valanghe di fango. La conseguenza diretta di questi disagi è stata una vera e propria strage: i media locali parlano di 312 morti (le cifre sono ancora approssimative) di cui 200 solo nella capitale Freetown.
I numeri comunicati dal ‘Telegraph‘ si riferiscono alle vittime accertate nella capitale: sono 200 i corpi finora estratti dal fango e trasportati all’obitorio dell’ospedale Connaught. Sempre secondo quanto riportato dai media locali in questo momento sarebbero centinaia le persone che scavano tra le macerie ed il fango alla disperata ricerca dei parenti nella speranza che qualcuno di essi sia miracolosamente sopravvissuto alla catastrofe.
Insomma la situazione è disperata, le piogge incessanti non hanno dato tregua ai locali che hanno fatto tutto ciò che hanno potuto per difendersi dalla violenza delle acque. Chiaramente i numeri delle vittime sono così alti a causa di problemi strutturali delle case, costruite spesso con materiali scadenti, e per i problemi insiti nell’urbanistica carente, i dintorni della capitale, come le stesse strade, non sono asfaltati e ciò ha permesso alle piogge di causare delle violente valanghe di fango che non hanno lasciato scampo ai cittadini in balia degli agenti atmosferici.