Dora B., una 15enne nata in Italia da genitori ghanesi, aveva chiesto via Facebook informazioni circa una gara canora cui avrebbe voluto partecipare, quando si è vista rifiutare la possibilità di prendervi parte.
Non appena ha contattato l’organizzatore del contest Canta Verona, ha ricevuto un categorico rifiuto :” “Italiani si nasce, non si diventa e si nasce da genitori italiani […] Io la penso così ed è riservato solo a italiani di fatto“, intendendo dire che la partecipazione alla competizione sarebbe riservata a soli partecipanti italiani.
A questo punto è intervenuto il fratello dell’adolescente Emmanuel, ingegnere di 24 anni, anche lui nato in Italia che, irritato, ha chiesto spiegazioni al coordinatore dell’evento il quale si è profuso in una serie di scuse pretestuose chiarendo: “Mi rendo conto di aver sbagliato a scrivere quelle cose, ma non sapevo con chi avessi realmente a che fare. Credevo fosse uno scherzo, una provocazione. Comunque, quella è la mia opinione, non credo di aver commesso un reato”; e ancora “Cosa dice il regolamento? Che possono partecipare solo gli italiani, maggiorenni, professionisti, autori di musiche originali e diplomati al Conservatorio“.
Giustificazioni a parte tale S.P. sta per beccarsi una denuncia dai famigliari dell’aspirante cantante.
Intanto gli screenshot della conversazione tra la “giovane promessa” della canzone e lo zelante promotore di Canta Verona stanno facendo il giro del web diventando virali.
MDM