Il 1 settembre è una data particolarmente dolorosa per la Russia. Si ricorda la strage di Beslan, avvenuta il 1 settembre del 2004, quando un commando di 32 terroristi ceceni fece irruzione nella scuola elementare di Beslan, in Ossezia del Nord, il primo giorno di scuola. Prese in ostaggio bambini, genitori e insegnanti, e fu un massacro.
Il commando era costituito da terroristi islamici (un vero e proprio problema per la Cecenia) e separatisti ceceni. Fecero ostaggio 1.100 persone nell’istituto numero 1 di Beslan, impedendo loro di mangiare e bere, minacciandoli di morte. Il gruppo di terroristi minò con bombe tutta la palestra, avanzò le sue richieste: ritiro dell’esercito russo dalla Cecenia, liberazione di terroristi ceceni dalla detenzione.
Fino al 3 settembre più di mille persone rimasero intrappolate, mentre i terroristi rifiutavano ogni mediazione. In seguito allo scoppio di un ordigno, le forze russe fecero irruzione e si scatenò un violento scontro. Morirono 335 persone, 186 delle quali bambini. Oggi la Russia ha istituito il ‘giorno della conoscenza’. Il presidente Putin ricorda con amarezza questo episodio di terrorismo: “Gli USA chiamavano insorti i terroristi che hanno ucciso i nostri soldati e figli in Cecenia, oggi chiamano ribelli i terroristi che ci sparano in Siria.
Non non ci siamo mai permessi di chiamare insorti i terroristi che colpirono l’11 settembre. Per noi il terrorismo è terrorismo ovunque e va combattuto insieme”.
Roversi MG.