‘Allah Akbar’ e picchia la polizia, immigrato non può essere espulso perché  ha chiesto asilo politico

Il gambiano Bakary Marong, rifugiato di 22 anni che si trova a Padova e che mercoledì scorso ha urlato ‘Allah è grande’ col Corano stretto in mano ed ha attaccato i poliziotti, non verrà espulso dall’Italia ed il motivo è assurdo: l’estremista è anche richiedente asilo politico.
Nonostante il Tribunale abbia respinto la sua richiesta di asilo politico, egli ha fatto ricorso. Quindi nessun provvedimento può essere preso nell’iter del ricorso; tranne uno, cioè la possibilità del Ministero degli Interni di espellerlo se ne ravvisa elementi di pericolosità sociale.

Bakary Marong mercoledì scorso ha attaccato dei poliziotti con pugni, calci e gomitate. Teneva in mano il Corano ed urlava ‘Allah Akbar’. Dopo aver aggredito i poliziotti, fuori di sé, ha anche detto: “Ha fatto bene l’Isis ad ammazzare tutti in Spagna. Vi uccideremo tutti, siete degli infedeli”.
L’uomo è stato arrestato ed è stato processato per direttissima. Il giudice ne ha convalidato l’arresto: ora si trova in libertà e non può entrare in Veneto.

Mercoledì si terrà un’altra udienza. Ma nel frattempo, fino a che il gambiano ha fatto ricorso contro il diniego di asilo politico, non si può espellerlo. Resta comunque la domanda di che tipo di asilo politico si possa dare ad un simpatizzante dell’Isis.

Roversi MG.