Una frase shock, un pensiero che aveva scatenato l’indignazione collettiva dopo soli due giorni dai terribili fatti di Rimini, dove un branco di quattro persone ha stuprato una giovane polacca e una transessuale. Abid Jee, mediatore culturale di 24 anni, si era reso autore di un commento scioccante: “Lo stupro è peggio all’inizio, poi la donna si calma”.
Il mediatore culturale era stato assunto a tempo determinato in una cooperativa che a Bologna si occupa di accoglienza. Il suo commento era relativo proprio ai fatti che hanno sconvolto la località romagnola. Per questo motivo l’uomo, che era già stato sospeso, ha perso il lavoro.
A comunicarlo è la stessa cooperativa Lai-Momo, che ha inteso spiegare la procedura eseguita nei confronti del 24enne. “Secondo la procedura tassativamente prevista dalla legge, nel termine di cinque giorni dalla contestazione disciplinare il dipendente che ha reso la nota odiosa dichiarazione in relazione agli atroci fatti accaduti a Rimini ha presentato delle giustificazioni scritte, che la nostra Cooperativa ha respinto – si legge nella nota – Pertanto, Lai-momo, in data odierna, ha risolto in via definitiva il rapporto di lavoro con la persona in oggetto”.
Anche il presidente della cooperativa, Andrea Marchesini Reggiani, è intervenuto invitando i dipendenti “a tornare a lavorare nella massima normalità”.