Antonino Santapaola, 63 anni, fratello del capomafia Nitto, già affetto da schizofrenia, sarebbe ricoverato nell’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale San Paolo di Milano, a causa delle sue precarie condizioni di salute.
A riportarlo è l’avvocato difensore del boss, Giuseppe Lipera.
Ospite del carcere Opera di Milano da 17 anni, Nino è detenuto in regime di 41 bis.
Il penalista del congiunto del superboss catanese, per i motivi sopracitati, avrebbe quindi chiesto al magistrato di sorveglianza di Milano “l’immediata scarcerazione” del detenuto, o il “trasferimento a Catania nella casa della moglie, consentendogli di morire nel suo letto“, ovvero l’emissione di “un provvedimento che sia conforme alla legge, alla giustizia e alla umana pietà”.
Nei mesi scorsi già fece scalpore la notizia in base alla quale si chiedevano gli arresti domiciliari per il boss Totò Riina, anch’egli affetto da gravi patologie, affinché potesse “morire dignitosamente“.
La richiesta da parte del legale del capo dei capi di Cosa Nostra, era già stata respinta dal tribunale di sorveglianza di Bologna.
MDM