Messico, lo scenario apocalittico dopo il devastante terremoto – VIDEO

Il numero di persone uccise dal terremoto di magnitudo 8.2 che ha colpito la costa meridionale del Messico giovedì scorso è salito ad almeno 61, con testimoni che dicono di non ricordare un terremoto così terribile. Sono stati dichiarati 3 giorni di lutto nazionale.

Il presidente messicano Enrique Pena Nieto ha detto che il terremoto è stato “il più grande registrato nel nostro paese almeno negli ultimi 100 anni“, ha inoltre dichiarato, in un discorso televisivo venerdì sera, che almeno 45 persone sono state uccise a Oaxaca, 12 in Chiapas e quattro a Tabasco.

Un’operazione di salvataggio è ancora in corso, in quanto gli addetti all’emergenza nella regione meridionale, quella colpita più duramente dal terremoto, sperano di trarre in salvo altri sopravvissuti dalle rovine. Ricerche disperate per i sopravvissuti sono ancora in corso nelle macerie di case, chiese e scuole che sono state distrutte.

A Juchitan, i residenti locali hanno descritto il terremoto in termini apocalittici.

E’ stato orribile. Tutto è crollato, tutto.“, ha ricordato Maria Magdalena Lopez, “La verità è che non ho parole per spiegare cosa è successo. Guardate la mia casa, tutto è distrutto“.

Vidal Vera, 29 anni, era uno dei 300 poliziotti che scavavano tra le macerie nel tentativo di trovare i sopravvissuti.

Non riesco a ricordare un terremoto così terribile. Tutta la città è una zona disastrosa in questo momento. Ci sono macerie dappertutto. Tanti morti. Non so come si possa dare un senso a tutto questo. È difficile. Il marito di mia cognata è morto. La sua casa è crollata sopra di lui“.

Mario Barba