Proseguono le indagini sui due Carabinieri accusati dello stupro di due ragazze statunitensi avvenuto la notte tra mercoledì e giovedì scorso. Intanto comando dei Carabinieri di Firenze ha deciso di prendere una misura disciplinare ai danni dei due imputati: entrambi sono stati sospesi dall’incarico in via precauzionale. Ma le misure disciplinari non sono le sole che il comando dell’Arma ha intenzione di prendere: a quanto pare, infatti, il corpo dei Carabinieri ha deciso di costituirsi parte civile in caso di processo. A spiegare la decisione dell’Arma è il colonnello Roberto Ricciardi il quale sostiene: “Qui c’ è una doppia lesione: quella nei riguardi delle due studentesse, per la quale è in corso l’ accertamento, la seconda è quella che riguarda il Paese, l’ Arma”.
Sembra insomma che si vada verso la conclusione dell’indagine in maniera più rapida del previsto, d’altronde i due militari hanno confessato di aver avuto rapporti sessuali con le due studentesse e non resta altro che capire quanto le due ragazze fossero ubriache per provare che si è trattato di stupro. Come ha ricordato l’avvocato difensore di una delle due studentesse Gabriele Zanobini, infatti: “La violenza sessuale non si consuma solo con la violenza fisica o con la minaccia, si consuma anche, e lo dice il codice penale, abusando delle condizioni di inferiorità psichica o fisica al momento del fatto: e le due ragazze erano in una situazione alterata, anche a causa dell’ alcol, e in questa fattispecie segnalata dal codice penale il non consenso è implicito”.
Nel frattempo la caccia all’identità dei due Carabinieri è terminata: sin dal primo istante, infatti, molte testate avevano condiviso alcuni dettagli della vita privata dei due accusati. Particolari che aumentano sicuramente l’interesse del lettore, ma che non sono efficaci come un nome o una foto, ed ecco che il gruppo ‘Quotidiano Nazionale‘ pubblica i nomi seguito da quasi tutti i mezzi di stampa. A questo punto ‘Il dado è tratto’, ed era questione di tempo prima che uscissero anche le foto dei due Carabinieri e così è stato. E’ bastata dunque una settimana per far prevalere la curiosità morbosa alla deontologia professionale.
F.S.