Napoli, ulteriori risvolti sul caso del suicidio di Tiziana Cantone

Il caso di Tiziana Cantone, la ragazza 31enne che s’impiccò a seguito della pubblicazione di alcuni video hard che la ritraevano protagonista, sta per avere una svolta importante. La procura di Napoli ha infatti richiesto al gip l’archiviazione riguardante l’induzione al suicidio nei confronti della ragazza.

Questa inchiesta giudiziaria, coordinata dal procuratore Francesco Greco, è ora al vaglio del gip che però ha respinto una seconda inchiesta, quella per diffamazione nei confronti di Tiziana da parte di conoscenti; il gip in quest’ultimo caso ha respinto la richiesta e ha disposto nuovi accertamenti a riguardo.

Qualche mese fa la madre di Tiziana, Teresa Giglio, aveva pubblicato una lettera aperta alla presidentessa della Camera Laura Boldrini in cui si legge: “Tiziana ha pagato un prezzo troppo caro: questo è omicidio. Cito ora, una dichiarazione della Boldrini, a proposito di denunciare quanti offendono sui social: ‘Lo farò anche per incoraggiare tutti coloro che subiscono insulti e aggressioni verbali a uscire dal silenzio e denunciare chi usa internet come strumento di prevaricazione’. Tiziana ha denunciato, ha fatto tutto ciò che ha potuto, non è stata in silenzio e che cosa è stato fatto? Nulla. Lo Stato dov’è? Presidente, eviti che Tiziana Cantone sia morta invano“.

Mario Barba