Salvini pubblica un post contro i finti rifugiati e viene tacitato

Ieri, alle 18:00 in punto, il leader del carroccio Matteo Salvini ha pubblicato un post dove condivideva un articolo de ‘Il Giornale‘ in cui si parla della persecuzione subita da migliaia di cittadini di fede cristiana nel Sud Sudan. Al post il leghista allega un personale commento che, come al solito, va oltre i limiti della decenza cercando di strumentalizzare le atrocità subite dai sudanesi contro la politica italiana sui migranti: “Mentre i buonisti si occupano di centinaia di migliaia di (FINTI) profughi da mantenere negli alberghi di tutta Italia, ci sono milioni (VERI) di cristiani perseguitati nel mondo da difendere e da aiutare. Articolo di verità: fai girare, chi tace è complice”.

Il post di Salvini non è sfuggito a Emiliano Rubbini, utente Facebook con un discreto numero di fan, il quale dopo aver ripreso le espressioni usate dal leader leghista “Veri profughi” e “Chi tace è complice” comincia un’invettiva contro di lui. Rubbini spiega che Al Bashir è un dittatore ed uno dei peggiori che ci sono in circolazione, ma che a differenza di quello che sostiene lui, la comunità internazionale ha tutt’altro che ignorato le atrocità di quest’uomo (condannato sia dalla Corte Penale del Sud Africa che da quella Internazionale). Sottolineando che, per altro, Al Bashir si è reso, anche se in maniera indiretta, colpevole della morte di circa 400.000 persone, durante la guerra civile del Darfur.

Ma è il punto successivo del ragionamento di Rubbini che dovrebbe far riflettere il leader leghista: tra i tanti profughi giunti in Italia in questi anni ci sono anche cittadini sudanesi, alcuni anche cristiani, che invece di ricevere asilo sono stati rimandati nel loro paese. L’utente Facebook a riguardo fa anche riferimento ad un accordo tra il governo italiano e quello di Al Bashir per il rimpatrio dei profughi sudanesi, accordo ventilato da alcune testate giornalistiche nazionali (vedi ‘Repubblica’),  quindi passa all’attacco personale nei confronti di Salvini scrivendo: “Del resto erano neg*i e tu, probabilmente, in quel momento, neanche sapevi che esistesse un posto che si chiama “Sudan”. E probabilmente non sai neanche che, la maggior parte degli immigrati provenienti dall’Africa subsahariana, nel nostro paese, sono cristiani. Pazzesco, eh? Vedi, a volte, le cose che si scoprono leggendo qualcosa di diverso dalle boiate che scrivi?”.

Insomma un ragionamento articolato e sensato che dimostra l’insensatezza dei ragionamenti chi obnubilato dall’opinione di massa non ragiona sui motivi che spingono migliaia di persone ad affrontare un viaggio potenzialmente mortale per raggiungere un paese dove sono trattati come occupanti abusivi.

F.S.