Uno schiaffo alla sofferenza delle vittime. Così tanti hanno considerato le parole di Mohamed, 51enne marocchino agli arresti domiciliari e padre dei due fratelli minorenni che hanno partecipato allo stupro di Rimini ad agosto.
L’uomo è stato intervistato nel corso del talk show Matrix, condotto da Nicola Porro, e parlando della vicenda che ha coinvolto i due figli minori il padre ha risposto al microfono: “Sono ragazzini. Faranno due o tre anni di carcere poi usciranno puliti, si potranno fare una famiglia e vivere tranquilli. Sono giovani ancora”.
Non solo. Il 51enne ha detto: “Mi dispiace per quella ragazza polacca, ma i miei figli non avranno più certe compagnie, avranno capito quello che è successo e si comporteranno bene” e “Mi dispiace per quella ragazza polacca e la trans. È una cosa brutta, non si fa, ma è capitata”. E ancora: “Speriamo che escano puliti e possano andare avanti con la loro vita, perchè sono ancora giovani”.
Il 51enne si trova in Italia da circa trent’anni ed è agli arresti domiciliari attualmente.
L’uomo era stato criticato perché le sue parole non erano state veramente di condanna nei confronti di quanto i suoi figli avevano fatto assieme al congolese Butungu, unico maggiorenne del gruppo.
Roversi MG.