“L’ho uccisa con un coltello”: il fidanzato di Noemi confessa e rischia il linciaggio fuori dalla stazione

Una scena che fa venire i brividi, quella di un Paese del Sud scosso dal profondo per l’omicidio di una ragazza di soli 16 anni.
Il fidanzato 17enne di Noemi Durini, ragazza di Specchia, nel Salento, ha confessato di aver ucciso la ragazzina a colpi di coltello, forse al termine di una lite.
La giovane Noemi, alla quale abbiamo dedicato un articoli qualche giorno fa, era stata data per scomparsa; si era pensato ad una fuga da casa, ma invece il suo corpo senza vita è stato trovato ieri pomeriggio a Castrignano del Capo, in mezzo alle campagne ad una ventina di km da dove viveva la ragazza, sotto una catasta di sassi. Ad indicare dove si trovava il corpo, proprio il fidanzato assassino, che ha confessato di aver ucciso la ragazza lo stesso giorno della scomparsa. “L’ho uccisa con un coltello che Noemi aveva con sé quando è uscita dalla sua abitazione” ha confessato.

Il reo confesso mentre esce dalla stazione dei carabinieri di Specchia

Il delitto sarebbe avvenuto quando i due giovani sono scesi dall’auto con la quale si erano allontanati dal paese. Da quel momento di Noemi, uscita di casa senza soldi e senza cellulare, si erano perse le tracce.
Il 17enne ha rischiato il linciaggio quando, poco dopo l’una di notte, è uscito dalla sede della stazione dei carabinieri di Specchia dove è stato ascoltato per ore alla presenza del procuratore capo del tribunale dei minori e del difensore. All’uscita della stazione dei carabinieri, il 17enne ha avuto atteggiamenti assai irriguardosi ed ha sfidato la folla che gli fischiava, alzando la mano destra ‘salutandoli’ e facendo linguacce. C’erano un migliaio di persone che lo aspettavano fuori dalla stazione, apostrofandolo infuriati. I presenti hanno cercato di aggredire il 17enne che è stato protetto a fatica dai carabinieri ed è stato condotto presso un’altra stazione in attesa di essere trasferito in carcere.

Per lui l’accusa è omicidio volontario. Il padre 41enne del fidanzato di Noemi è anch’egli indagato per sequestro di persona e concorso in occultamento di cadavere: si sospetta abbia aiutato il figlio a celare il cadavere.
Fra la famiglia del fidanzato di Noemi e quella di Noemi non era mai corso buon sangue: la madre di Noemi aveva denunciato il ragazzo alla Procura dei Minori perché lo riteneva di indole violenta e pericolosa, incrinando così del tutto i rapporti fra le famiglie.
Il 17enne aveva avuto anche una reazione sconsiderata quando aveva saputo di essere indagato per sequestro di persona per la scomparsa di Noemi: in un filmato si vede mentre prende a mazzate un’auto.

Roversi MG.