Segrega la figlia per anni e la vende come sposa per 15mila euro: arrestato 49enne rom

Un incubo durato quattro anni, quello di una 17enne slava di etnia rom che viveva a Firenze e che era stata segregata dal padre per essere venduta come sposa al prezzo di 15mila euro. Un incubo che si è consumato qui, in Italia, nelle nostre città, e dal quale la ragazzina è riuscita a liberarsi da sola, con tanto coraggio.
La ragazzina era stata promessa in sposa a 13 anni, nel 2013, ad un connazionale rom che viveva in Francia. Il prezzo che il padre della ragazzina aveva pattuito era 15mila euro, per vendere la figlia ancora minorenne.

La ragazzina era tenuta segregata in casa a Le Piagge ed era sorvegliata a vista dai familiari: poteva uscire solo coi parenti per fare la spesa, sempre tenuta d’occhio per evitare che parlasse con qualcuno. La ragazza non poteva mandare messaggi e telefonare, ma poteva giocare con lo smartphone off-line. Questo, l’unico svago concesso, è stata la sua salvezza.
Infatti la ragazzina mentre passeggiava coi familiari ha agganciato un WiFi libero, e ne ha approfittato per comunicare con un giocatore avversario nella chat del gioco, rivelando che era tenuta schiava.

Il ragazzo ha allertato un centro antiviolenza e questo la polizia, che ha perquisito l’abitazione della ragazza e ha scoperto che era tutto vero. 4mila euro per dare la ragazzina in sposa erano già stati pagati. La ragazza è stata portata via dalla famiglia, in un luogo sicuro. Il padre 49enne è indagato per riduzione in schiavitù. 
E intanto escono rivoltanti retroscena nel ‘contratto’ per la vendita della ragazza: la giovane avrebbe dovuto mantenere la verginità, dimagrire per ritrovare la forma del primo incontro ed imparare a svolgere le faccende domestiche, pena la restituzione della somma versata.

Roversi MG.