Oltre 500 donne straniere sospettate di essere affiliate all’ISIS, il sedicente Stato Islamico, si troverebbero attualmente in stato di fermo in una prigione nei pressi di Mosul, in Iraq.
Lo ha reso noto la Tv irachena “al Iraqiya”, riportando quanto sarebbe stato riferito dalle autorità governative del Paese.
Nello specifico sarebbero 531 le donne imprigionate, talora accompagnate da bambini anche molto piccoli, fermate nell’area di Mosul nel corso delle ultime settimane.
Il presentimento è che queste siano giunte in Iraq per aggregarsi ai combattenti della jihad.
E’ ben noto che tra le file dei miliziani di Al-Baghdadi combattono anche numerose donne le quali, diversamente da quanto accadeva in Al Qaeda – che imponeva loro di essere passive e sottomesse -, sono ugualmente subordinate, ma chiamate altresì a partecipare attivamente alla costruzione e alla tutela del califfato islamico. A queste vengono infatti “assegnate responsabilità pari a quelle delle loro controparti maschili“.
MDM