Freno al Bitcoin: BTC China sospende le transazioni da fine settembre, crollo in borsa

bitcoin crollo
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Bitcoin in caduta libera dopo l’annuncio di BTC China che sospenderà, per i clienti residenti nel paese, l’operatività sul trading dal 30 settembre. Una decisione, quella presa da una delle principali piattaforme di exchange per criptovalute, in seguito al monito delle autorità finanziarie di Pechino, che avevano già messo un freno alla quotazione sul mercato delle monete elettroniche e che sarebbero ora passate alle criptovalute, bloccandone gli scambi sulle borse dedicate. Preoccupando non poco i mercati, e portando il Bitcoin dal picco di 5000 dollari raggiunto ad inizio settembre, ad un indebolimento sempre più marcato: toccando i 3000 dollari, con un calo del 20% circa in una giornata e del 40% in una settimana, seppur con una quotazione ancora superiore a quella di inizio anno, poco inferiore ai 1000 dollari.

 

Al momento la decisione del Governo riguarderebbe soltanto BTC China dal momento che OkCoin e Huobi, gli altri due importanti exchange cinesi, hanno confermato di non aver ricevuto alcuna indicazione a riguardo e la loro attività non ha subìto modifiche, così come gli altri servizi proposti da BTC China. Un duro colpo per la valuta più popolare nel mondo dei pagamenti virtuali che ha colpito di fatto anche le altre criptovalute come Ripple ed Ethereum. In Cina negli ultimi anni avevano preso piede in virtù del fatto che il possesso di Bitcoin non è tracciato e che le transazioni non avvengono in chiaro.

Daniele Orlandi