La scomparsa di Isabella Noventa risale ormai al 16 gennaio del 2016. Sono trascorsi un anno e 8 mesi da allora, ed in questo periodo di tempo è stato ormai accertato il decesso della donna. Manca, però, all’appello il suo cadavere: nonostante le incessanti indagini, i suoi resti mortali non sono mai stati ritrovati. Spunta, adesso, un’intercettazione ambientale che potrebbe aiutare gli inquirenti a risolvere il mistero.
Le forze dell’ordine sono tornate, nei giorni scorsi, nella villetta di Freddy Sorgato, l’amante della Noventa, per perlustrare nei dintorni. La motivazione di questi movimenti sembrerebbe essere forte: secondo un’intercettazione ambientale, la donna sarebbe stata seppellita vicino alla via dove sorge la casa del condannato.
Ricordiamo che per l’omicidio di Isabella Noventa sono stati condannati a 30 anni di carcere i due fratelli Debora e Freddy Sorgato. Un’altra donna, la tabaccaia Manuela Cacco è stata condannata a 16 anni e 10 mesi di reclusione. Le condanne, in primo grado di giudizio, sono arrivate lo scorso 22 giugno 2017. Secondo la ricostruzione ritenuta più credibile, a Debora è stata contestata l’esecuzione materiale dell’omicidio. La donna avrebbe prima colpito la Noventa- con due colpi di mazzetta indirizzati alla testa- poi morta per strangolamento.
Il ritrovamento del suo corpo, occultato e forse anche in parte distrutto dai due fratelli, aiuterebbe anche a scoprire le vere cause del decesso ed a capire se le dichiarazioni della Cacco, che ha accusato Debora Sorgato e ha dato la sua versione dei fatti, sono giudicabili o meno veritiere. Nessuno dei tre ha mai rivelato dove la donna è stata seppellita. Che questa intercettazione possa essere una buona pista per il ritrovamento?
Maria Mento