Pedopornografia, ancora la Chiesa nel mirino. Indagato un sacerdote e diplomatico della Santa Sede

 

 

 

 

 

 

 

 

Un sacerdote membro del corpo diplomatico della Santa Sede ed inviato a Washington sarebbe stato accusato di pedopornografia. Lo stesso Vaticano, attraverso la decisione presa dal Promotore di Giustizia del Tribunale Vaticano, ha deciso di aprire un’inchiesta a riguardo.

La decisione è arrivata dopo una comunicazione notificata lo scorso 21 agosto dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, ma la Sala Stampa della Città del Vaticano ha reso pubblica la notizia soltanto oggi con un bollettino diramato verso le ore 13:30.

Secondo quanto notificato dagli Stati Uniti, al sacerdote sarebbe stata contestata «la possibile violazione delle norme in materia di immagini pedopornografiche» ed il Vaticano, dal canto suo, ha fatto sapere che «la Santa Sede, secondo la prassi adottata dagli Stati sovrani, ha richiamato il sacerdote in questione il quale si trova attualmente nella Città del Vaticano».

Una fonte statunitense anonima– citata da Associated Press– ha rivelato che l’indagato sarebbe un prelato di alto grado, operante nel corpo diplomatico che la Santa Sede ha inviato a Washington, e che sarebbe in possesso di immagini di fanciulli di età precedente rispetto al periodo della pubertà. L’uomo ne sarebbe in possesso ma non le avrebbe mai diffuse.

L’identità del sacerdote non è stata diffusa e ci sono dei dettagli in questa vicenda che risulterebbero controversi. Ad esempio il fatto che alla richiesta americana di privare il prelato dell’immunità, il Vaticano avrebbe risposto picche. Ma secondo quanto diffuso dalla Santa Sede, la Città del Vaticano si è detta pronta a collaborare in tutti i modi possibili.

La Santa Sede ha fatto sapere che si tratta di fatti molto gravi e non ha esitato non solo ad indagare un suo portavoce ma anche a stabilire una collaborazione internazionale al fine di trovare più informazioni possibili su questa vicenda. Il tutto si inserisce nel solco delle politiche degli ultimi due pontefici, Benedetto XVI e Papa Bergoglio, che hanno dichiarato la “tolleranza zero” sulla piaga della pedofilia.

Maria Mento