
Una vicenda talmente assurda da sembrare quasi uno scherzo ma che è purtroppo la cruda verità. Un cane di razza bull terrier di nome Major ha sbranato, sotto effetto di stupefacenti, il padrone il quale era peraltro impegnato ad aiutare una troupe della Bbc che stava girando un documentario sulle droghe pesanti. L’episodio si è verificato nel nord di Londra: il cane avrebbe ingerito per sbaglio alcune dosi di crack superando di ben otto volte il quantitativo consentito ad un uomo. A quel punto il cane si sarebbe scagliato contro Mario Perivoitos, il padrone 41enne, letteralmente sbranato dall’animale: soccorso, è stato trasportato nel più vicino ospedale londinese ma il ricovero, seppur immediato, non ha avuto un epilogo positivo. Poche ore dopo l’attacco infatti Mario ha perso la vita, con pesanti ferite al collo e alla faccia, tali da procurargli un’estesa emorragia interna oltre allo schiacciamento della laringe.
A rendere ancor più assurda l’intera situazione, è il fatto che proprio nel giorno dell’incidente era presente, nell’abitazione dell’uomo, una troupe della Bbc impegnata a girare alcuni filmati riguardanti le droghe pesanti per realizzare uno dei prossimi episodi di un documentario intitolato Drugs Map of Britain, del quale sono già state trasmesse otto puntate. Secondo una ricostruzione il cane avrebbe trovato alcune dosi di crack proprio nell’abitazione, ingerendole. Gli uomini della troupe avrebbero tentato di staccare il bull terrier dalla gola di Mario allertando anche un’ambulanza, intervenuta tempestivamente, ma ogni tentativo di salvare l’uomo è risultato vano.
Peraltro gli uomini del canale di all news britannico sono rimasti bloccati per almeno mezz’ora dentro la casa mentre per quasi un quarto d’ora la polizia ha tentato di aprire la porta dell’abitazione, chiusa a chiave. Sembra che Perivoitos fosse tornato a casa, alcune ore prima, consumando cocaina prima di mettersi a letto a causa di un malore: il cane, a causa di un attacco epilettico conseguente all’assunzione della droga, ha reagito contro il padrone attaccandolo proprio mentre si trovava sdraiato, e dunque con minori possibilità di difendersi.
Daniele Orlandi