E’ passato poco più di un mese dal pestaggio a morte avvenuto in una discoteca in Spagna, dove tre russi di 20, 24 e 26 anni hanno picchiato selvaggiamente una ragazzo di Scandicci (Firenze), Niccolò Ciatti, di soli 22 anni. “Nicco”, come era chiamato dai suoi amici, è rimasto in coma un giorno in un ospedale della città catalana, prima di lasciare per sempre questo mondo.
Lo scorso 11 settembre, ad un mese esatto dalla morte di Niccolò, si è tenuta una fiaccolata in ricordo di “Nicco”, a cui hanno partecipato tantissime persone. La famiglia chiede che venga fatta giustizia: il padre ha chiesto a gran voce che gli vengano mandati i video dell’aggressione alla discoteca Sant Trop. “Lo chiedo solo per cercare di capire quanto è accaduto e non altro. Vi prego aiutatemi”, ha detto il papà di Nicco.
Intanto su Facebook è nato anche un gruppo, denominato “Giustizia per Niccolò”, oltre a tantissime iniziative per far sì che venga fatta chiara luce sulla vicenda: adesivi, magliette e soprattutto striscioni, oltre all’apertura di un conto corrente bancario per aiutare la famiglia Ciatti a sostenere le spese processuali.
Ecco perchè sta girando un appello dove si chiede di esporre uno striscione in ogni palazzetto durante le partite, per far sì che la richiesta di giustizia si diffonda il più possibile e venga ascoltata. Una vicenda terribile, un barbaro omicidio che non può e non deve restare impunito.