Una legge che sa molto di provocazione nei confronti del Presidente degli Stati Uniti d’America è stata approvata dal Parlamento della California. La legge riguarda l’ostica questione dell’immigrazione e consentirà alla California di diventare uno “Stato santuario” per gli immigrati che sono stati messi alla berlina dal Governo Trump.
La California vanta quasi tre milioni di immigrati irregolari sul suo territorio. La legge è stata redatta subito dopo un accadimento significativo: un giudice federale ha deciso di fermare in via temporanea un provvedimento con cui si intendono di bloccare i fondi erogati per tutte quelle città santuario che non lottano contro l’immigrazione. Questa legge, tra le altre cose, proteggerà gli irregolari dalle espulsioni. Per rendere operativa la legge si attende ancora la firma del governatore californiano Jerry Brown, ma pare proprio che il governatore intenda firmare e che non ci siano impedimenti.
Donald Trump, intervenendo sulla questione dell’immigrazione e dei clandestini, non intende fermarsi ed anzi vuole passare all’azione mantenendo alcune promesse già fatte ai suoi sostenitori in tempo di campagna elettorale. Il suo ultimo atto è stato quello di cancellare il programma DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals) voluto dall’amministrazione Obama.
Il programma era stato pensato per difendere i diritti di quei cittadini ora perfettamente integrati nel tessuto sociale americano ma che vennero portati illegalmente nel Paese quando erano piccoli. Il Ministro della Giustizia Sessions, qualche settimana fa, ha spiegato che il provvedimento è stato abrogato in quanto “incostituzionale”.
Maria Mento