Con il padre all’estero per lavoro e la mamma fuori casa, la piccola Victoria (bambina di un anno) era rimasta a casa in compagnia del nonno e dei due cani di papà, due pittbull. Nel corso della serata la bambina è uscita nel giardinetto per giocare con i due animali, inconsapevole della loro pericolosità, ma questi non hanno gradito le attenzioni della bambina ed hanno cominciato a morderla. Il nonno, sentendo le urla della piccola, è uscito in giardino ed ha provato a fermare i due cani, ma si è dovuto fermare quando questi hanno cominciato a mordere anche lui.
L’uomo, quindi, ha chiamato i soccorsi che sono arrivati il prima possibile. Giunti sul luogo i Carabinieri sono stati costretti ad abbattere i due cani per permettere agli operatori del pronto soccorso di prestare le cure alla bambina, purtroppo, però, per lei era troppo tardi, le ferite alla testa erano troppo profonde ed è morta. Proprio mentre i medici caricavano la piccola all’interno dell’ambulanza è tornata a casa la madre che, visto il corpo senza vita della piccola Victoria, ha cominciato ad urlare per la disperazione. Sia il nonno, ferito ma non in pericolo di vita, che la madre, in stato di shock, sono stati portati al pronto soccorso per accertamenti.
Sulla tragedia occorsa in viale XX Settembre a Flero (Brescia) si è espresso il Codacons (associazione per la tutela dei consumatori), già da tempo in lotta per l’approvazione di un patentino che certifichi l’educazione di cani potenzialmente pericolosi. Nel comunicato dell’associazione di legge: “Una tragedia annunciata! La questione dei cani aggressivi e potenzialmente pericolosi per la salute dell’ uomo deve essere affrontata una volta per tutte; da anni chiediamo di prendere provvedimenti ma le istituzioni rimangono immobili a guardare bambini sbranati da cani. Sono assolutamente indifferenti le dinamiche che hanno causato l’aggressione di Flero, perché è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolosi per l’uomo”.
F.S.